SALLUSTIO
AVIDITÀ E BRAMOSIA CORROMPONO LE ANTICHE VIRTÙ
– DE CATILINAE CONIURATIONE 10 –
– TRADUZIONE IN ITALIANO –
Par. 1
Ebbene, quando grazie al valore e alla giustizia lo Stato fu cresciuto, dopo che grandi re furono stati soggiogati con la guerra, dopo che genti barbare e popoli immensi furono stati sottomessi con la forza, (quando) Cartagine, la rivale della potenza romana, fu crollata dalle fondamenta, e tutti i mari e le terre erano a disposizione, la sorte cominciò a infierire e a rimescolare tutte le cose.
Ebbene,
Sed,
quando
ubi
grazie al valore
labore (ablativo di causa)
e
atque
grazie alla giustizia
iustitia (ablativo di causa)
lo Stato
res publica
fu cresciuto,
crevit,
dopo che grandi re furono stati soggiogati
magni reges domiti
con la guerra,
bello,
dopo che genti barbare e popoli immensi furono stati sottomessi
nationes ferae et populi ingentes subacti
con la forza,
vi (ablativo di mezzo),
quando
sottinteso
Cartagine,
Carthago,
la rivale
aemula
della potenza
imperi
romana,
Romani,
fu crollata
interiit
dalle fondamenta,
ab stirpe,
(e) tutti
cuncta
i mari
maria
e le terre
terraeque
erano a disposizione,
patebant,
la sorte
fortuna
cominciò
coepit
a infierire
saevire
e
ac
a rimescolare
miscere
tutte le cose.
omnia.
1. “Sed” ad inizio frase in Sallustio non ha quasi mai valore avversativo, ma è un semplice connettivo.
2. “Ubi crevit” è una proposizione temporale con il verbo all’indicativo perfetto.
3. “Domiti” e “Subacti” sono due participi perfetti congiunti con valore temporale.
4. “Interiit” è un composto del verbo anomalo “eo”, ed è retto da “ubi” ad inizio paragrafo.
Par. 2
E per quelli che avevano sopportato agevolmente fatiche, pericoli, situazioni incerte e dure, (per loro) la pace e le ricchezze, desiderabili in altri casi, furono di peso e di sventura.
Per coloro
Eis (dativo di svantaggio)
che
qui
avevano sopportato
toleraverant
agevolmente
facile (avverbio)
fatiche,
labores,
pericoli,
pericula,
situazioni
res
incerte
dubias
e
atque
dure,
asperas,
per loro
sottinteso
furono
fuere (→ fuerunt)
di peso
oneri (dativo di effetto)
e di sventura
miseriaeque (dativo di effetto)
la pace
otium,
e la ricchezza,
divitiaeque
desiderabili
optanda
in altri casi.
alias.
1. “Eis oneri … miseriaeque fuerunt” è un caso di costruzione del “doppio dativo”, in cui “Eis” è dativo di svantaggio” e “oneri” e “miseriae” sono dativi d’effetto.
2. “Optanda” è il gerundivo di “opto” e significa “da desiderare”, “desiderabile”.
Par. 3
Quindi crebbe dapprima il desiderio di denaro, poi quello di potere; e tali cose furono, per così dire, la causa di tutti i mali.
Quindi
Igitur
crebbe
crevit
dapprima
primo
il desiderio
cupido
di denaro,
pecuniae,
poi
deinde
il desiderio
sottinteso
di potere;
imperi;
quelle cose
ea
furono,
fuere (→ fuerunt)
per così dire,
quasi
la causa
materies
di tutti
omnium
i mali.
malorum.
Par. 4
Infatti l’avidità sovvertì la lealtà, l’onestà e tutte le altre buone virtù; al posto di queste (l’avidità) insegnò l’arroganza, la crudeltà, a trascurare gli dei, a ritenere tutte le cose in vendita (lett.: “tutte le cose vendibili”).
Infatti
Namque
l’avidità
avaritia
sovvertì
subvortit
la lealtà,
fidem,
l’onestà
probitatem
e tutte le altre
ceterasque
buone norme;
bonas artis;
al posto di queste
pro his
l’avidità
sottinteso
insegnò
edocuit
l’arroganza,
superbiam,
la crudeltà,
crudelitatem,
a trascurare
neglegere
gli dei,
deos,
a ritenere
habere
tutte le cose
omnia
vendibili.
venalia (predicativo dell’oggetto).
Par. 5
L’ambizione costrinse molti individui a diventare falsi, ad avere una cosa chiusa nel petto e un’altra pronta sulla lingua, a considerare le amicizie e le rivalità non secondo la sostanza, ma in base al tornaconto, ad avere onesto più il volto che l’animo.
L’ambizione
Ambitio
costrinse
subegit
molti individui
multos mortalis (→ mortales)
a diventare
fieri
falsi,
falsos (predicativo dell’oggetto),
ad avere
habere
una cosa
aliud
chiusa
clausum
nel petto,
in pectore,
e un’altra
aliud
pronta
promptum
sulla lingua,
in lingua,
a considerare
aestumare (→ aestimare)
le amicizie
amicitias
e le rivalità
inimicitiasque
non
non
secondo la sostanza,
ex re,
ma
sed
in base al tornaconto,
ex commodo,
ad avere
habere
onesto
bonum
più
magisque
il volto
voltum (→ vultum)
che
quam
l’animo.
ingenium.
Par. 6
Queste cose all’inizio si sviluppavano a poco a poco, talvolta venivano punite; poi, quando il contagio si diffuse, per così dire, come un’epidemia, la cittadinanza risultò trasformata, e il potere da giustissimo e ottimo si fece crudele e intollerabile.
Queste cose
Haec
all’inizio
primo
si sviluppavano
crescere (infinito storico)
poco a poco,
paulatim,
talvolta
interdum
venivano punite;
vindicari (infinito storico);
poi,
post,
quando
ubi
il contagio
contagio
si diffuse
invasit
per così dire,
quasi
come un’epidemia,
pestilentia,
la cittadinanza
civitas
si trasformò,
inmutata (sottinteso “est”),
e il potere
imperium
da giustissimo
ex iustissumo (→ iustissimo)
e
atque
ottimo
optumo (→ optimo)
divenne
factum (sottinteso est)
crudele
crudele
e intollerabile.
intolerandumque.